giovedì 4 luglio 2013

logorrea tessile


Logorrea: s.f. loquacità morbosa, irrefrenabile, frequente in soggetti alienati.
Stando quegli scrigni di imponderabile saggezza, forzieri carichi di ispirate verità che rispondono al nome di dizionari, sembrerebbe proprio che cou.cou.ja sia affetta  e in che misura solo la sospirata afflizione di congiunti e vicini è in grado di valutare  dalla patologia suddetta.
Dire che ella sia loquace equivale a parafrasare la sua più intima essenza che si esprime al meglio in continue, letali raffiche di mitraglia scaricate senza pietà in direzione dei già doloranti padiglioni auricolari di ignari e, se non tali, rassegnati  e silenti, come potrebbe essere altrimenti?  interlocutori.
Data la premessa, ne consegue il seguente sillogismo:
a) cou.cou.ja è morbosamente e irrefrenabilmente loquace
b) cou.cou.ja è indiscutibilmente un soggetto alienato
c) cou.cou.ja è logorroica
a + b = c: roba da far impallidire la più rigorosa delle logiche aristoteliche.


Ciò che sorprende è la smisurata estensione del campo d’azione entro il quale si manifesta tale sua propensione alla chiacchiera ossessivo-compulsiva.


Poiché il suo “ora ti racconto per bene”, intendimento che suona alle orecchie degli astanti come il tragico rintocco di una campana a morto, non si esprime, che so io?, unicamente nella sfera familiare (lontani, ahilui, i tempi antecedenti il domicilio comune, allorquando Monsieur le grand souris, approfittando della fortunata evenienza che la distanza gli offriva, accoglieva gli snervanti resoconti telefonici di cou.cou.ja adagiando con garbo sul piano dello scrittoio la cornetta gracchiante e perseverando nel contempo nelle proprie occupazioni dalle quali si distoglieva quanto bastava ad emettere un generico e intermittente “mm mm”). Anche l’ambito più propriamente tessile è stato voracemente fagocitato dal blob inconsistente e onnivoro della cou.cou.jesca logorrea.


Un cadeau destinato ad una giovanissima mademoiselle per la di lei stanza da letto ancora priva di mobilio: carta bianca, bianchissima, smagliante per cou.cou.ja. Un’occasione? di più. Una sfida: per le sue inesistenti doti di analisi, per la sua priva capacità di sintesi, per la sua supposta e mai posta attitudine al raccogliamo le idee.



Il progetto iniziale  n. 1 casetta con balconcino fiorito e profilo di gatto sul tetto  ha preso corpo e voce con la quale esso ha cominciato a parlare, parlare, parlare, parlare…




Eppure, sia detto a beneficio delle buone intenzioni, il gatto è stato omesso: e questa è sintesi!



tenda in cotone  decoro con appliqué


Pin It

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...