M.D.C., marito di Cou.cou.ja, martire del cucito
COU., Cou.cou.ja
TPR, Toporagno
M.D.C. Sai che non lo metterà mai. Detesta i bottoni.
COU. Vuoi
che non conosca i suoi gusti? È frutto delle mie viscere. L’ho portato nel mio
grembo per nove mesi… (accalorandosi) ho sentito il suo cuore battere
all’unisono con il mio… gioiva quando io gioivo, soffriva quando io soffrivo… (esasperata)
insomma sono sua madre.
M.D.C. (sospirando) È fuor di dubbio, povera
creatura. Giusto consideravo che la maternità non è una proprietà transitiva.
COU. (piccata)
Non capisco: cosa intendi?
M.D.C. Solo che la tua insana ossessione per i bottoni
non implica che il poveretto veneri dei cerchi di plastica bucata.
COU. “cerchi
di plastica bucata”: definizione vergognosamente e insulsamente maschilista la
tua. La mia indiscussa superiorità intellettuale mi impedisce di risponderti
come meriteresti. Mi limito a sostenere con pacatezza (arrossendo di sdegno)
ma estrema fermezza che il pargoletto indosserà con (sillabando)
e-estre-mo orgoglio codesto esercizio di stile tessile.
TPR Non
mi piace. Non lo voglio!
Giace da mesi intonso nell’armadio.
gilet double face in velluto blu
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