sabato 23 gennaio 2016

Flashdance, il ritorno


Ce l’ha fatta! Toporagno è finalmente passato dall’ignominiosa condizione di “piccolo di casa” all’assai più dignitoso status di “cugino maggiore”. Certo, la vita si è caricata di responsabilità, occorre avere pazienza coi bebé che, diversamente dai semidotti seiemezzoenni, non solo ignorano la virtuosa pratica della scrittura e della lettura, ma, orrore degli orrori, usano e abusano in maniera indistinta e sconsiderata del dono della favella. Ora poi che Bolla inizia a ergersi con baldanzosa fierezza innanzi al sentiero della vita muovendo su di esso un passo stentato eppure determinato, è necessario assistere, sostenere, incoraggiare, spronare all’esercizio costante, purché corretto.


Un lavoraccio, povero toporagno, e una gran fatica per la piccola Bolla (e sì, perché, nel frattempo, ne aveva voglia, l’ingenua morula, di diventare un feto degno di tutto rispetto: una bollicina nella pancia della zia era e una bolla è rimasta, con la sola indulgente concessione del passaggio dal diminutivo al sostantivo proprio).


Il fatto è che la succitata, per quanto impavida e indomita esploratrice, è pur sempre una donna. E, come tale, mai perde occasione di mostrare una innata eleganza e una induscussa predisposizione al bello. E allora? Allora balliamo sul mondo, purchè l’outfit sia sempre e indiscutibilmente di tendenza. E così, eccola, Bolla-Alexandra, la gamba tornita, inguantata nel suo scaldamuscolo sweet-vintage, lanciarsi alla conquista dei suoi sogni di gloria battendo il tempo, seguendo il ritmo:
What a feeling, being’sbelievin’ / I can have it all, now I’m dancing for my liiiiiiiiiiife.



scaldamuscoli in cotone / interno pile

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