Gufo o allodola, allodola o gufo? Poco da interrogarsi sul
cronotipo di Cou.cou.ja. Vorrebbe essere allodola, svegliarsi alle sei e
arraffare tutto l’oro che il mattino serba in bocca, cucire, cucire, lavare
vestire nutrire prole collaborativa in un baleno e in un lampo condurla a
scuola che ancora non hanno aperto il portone. Cucire, cucire, cucire, alle
sette si cena e tutti a letto alle nove.
E invece sveglia alle otto e mezzo, sarebbe alle otto ma chi
ha la forza, la prole non collabora, urla e minacce, a rotta di collo verso
scuola, umiliazione del portone chiuso, torna a casa e prima di carburare ce ne
vuole, sono le tre, già ora di pranzo, ed ha appena preso l’ago in mano. A
rotta di collo verso scuola per ritirare prole ormai avviata verso ufficio
oggetti perduti. Pomeriggio semimproduttivo causa prole molesta, cefalea,
telefono, internet, non faccio che riordinare ed è un macello questa casa,
inizio preparazione cena alle otto, ah oggi non mi fregano, cena alle dieci e
mezza, haute cuisine direte, bastoncini di pesce e insalata dico io e come sia
possibile è il quarto segreto di Fatima. Prole a letto a calcioni e finalmente,
undici e mezzo, si cuce! Marito vieppiù molesto che si affaccia ogni dieci minuti, non
vieni a letto? NO. NON VENGO A LETTO! Cucire, cucire finalmente. Il segreto è
non avere l’orologio. Almeno le asole le ho fatte. Buttarsi a letto, chissà se
poi mi sono struccata, i denti? Boh. E che diamine, non possono già essere le
otto e mezza.
Gufo, suo malgrado. Inequivocabilmente, irreparabilmente
gufo. E allora che gufo sia!
borse, zainetto, grembiule cucina (patron Ivanne Soufflet), gufi, gufi e ancora gufi.
Simpaticissimo e gufo sismico post
RispondiEliminaCiao imma