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mercoledì 23 settembre 2015

La cartella del Capitano Flint


Dopo un'estate al sapore di valeriana e biancospino - che pure, sebbene assunti a dosi massicce, non hanno minimamente scalfito un'adamantina ansia parentale -, finalmente Cou.cou.ja è riuscita nella titanica impresa: nel mentre che la madre comprimeva il condotto lacrimale e tirava su col naso pretestando un'allergia mai sofferta e comunque fuori stagione, Toporagno, imperturbabile, varcava trionfalmente il portone della scuola elementare. 


Senza neppure accennare un bacio a fior di labbra all'indirizzo della madre, attonita e pure un pelino risentita.



Cartella modello "Capitano Flint"

domenica 13 luglio 2014

gufologia


Gufo o allodola, allodola o gufo? Poco da interrogarsi sul cronotipo di Cou.cou.ja. Vorrebbe essere allodola, svegliarsi alle sei e arraffare tutto l’oro che il mattino serba in bocca, cucire, cucire, lavare vestire nutrire prole collaborativa in un baleno e in un lampo condurla a scuola che ancora non hanno aperto il portone. Cucire, cucire, cucire, alle sette si cena e tutti a letto alle nove.


E invece sveglia alle otto e mezzo, sarebbe alle otto ma chi ha la forza, la prole non collabora, urla e minacce, a rotta di collo verso scuola, umiliazione del portone chiuso, torna a casa e prima di carburare ce ne vuole, sono le tre, già ora di pranzo, ed ha appena preso l’ago in mano. A rotta di collo verso scuola per ritirare prole ormai avviata verso ufficio oggetti perduti. Pomeriggio semimproduttivo causa prole molesta, cefalea, telefono, internet, non faccio che riordinare ed è un macello questa casa, inizio preparazione cena alle otto, ah oggi non mi fregano, cena alle dieci e mezza, haute cuisine direte, bastoncini di pesce e insalata dico io e come sia possibile è il quarto segreto di Fatima. Prole a letto a calcioni e finalmente, undici e mezzo, si cuce! Marito vieppiù molesto che si affaccia ogni dieci minuti, non vieni a letto? NO. NON VENGO A LETTO! Cucire, cucire finalmente. Il segreto è non avere l’orologio. Almeno le asole le ho fatte. Buttarsi a letto, chissà se poi mi sono struccata, i denti? Boh. E che diamine, non possono già essere le otto e mezza.

Gufo, suo malgrado. Inequivocabilmente, irreparabilmente gufo. E allora che gufo sia!







borse, zainetto, grembiule cucina (patron Ivanne Soufflet), gufi, gufi e ancora gufi.

martedì 20 maggio 2014

maglietta vecchia fa buon brodo!


I cassetti del tuo guardaroba straripano di indumenti un tantino datati?
Le mode passano per tutti, ma non per te?
Cambiano i tempi (e con essi il profilo delle silhouette), ma per te è sempre come la prima volta?
Non temere: cou.cou.ja dà nuova vita al tuo armadio. E i lauti banchetti delle tarme saranno solo un vecchio ricordo!

  
C’era una volta una t-shirt anni Novanta, vessillo di mode oramai lontane e non di rado (e comunque troppo spesso) rimpiante, fieramente sostenute a botte di stampe dai colori sgargianti e motivi arditi, una di quelle t-shirt che la dolcezza dei ricordi fa tirare fuori dal cassetto, ma la sobrietà conquistata con gli anni fa ricacciare dentro l’armadio e costringe a dimenticare se non fosse che… taglia, cuci, taglia, cuci e voilà: quasi per magia la t-shirt diventa una shopper capiente, versatile e soprattutto double-face.




... e i bottoni in legno, ovvio, opera estorta al povero marito aspirante falegname




ex t-shirt ora shopper

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