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martedì 16 giugno 2015

Ceci n'est pas un livre


Durante l'appassionata e, per il genitore sorteggiato, estenuante lettura dell'avventura di Tintin intitolata "Uomini sulla luna" il neoseienne Toporagno scopre che il Capitano Haddock riesce a introdurre clandestinamente in un razzo lunare due proibitissime bottiglie di whisky celandole entro un finto libro di astronomia.


Scopre altresì di non poter fare a meno del suddetto finto libro ed estorce al povero padre la promessa di costruirne uno insieme la domenica.


Si sceglie la vittima sacrificale trafugandola segretamente da casa dei nonni. Non che i nonni ne risentiranno. Non in maniera grave, si suppone.


Povero padre eviscera la pubblicazione e miracolosamente non si amputa col taglierino, Toporagno va di tinta, decora copertina, dorso e ingessatura con misteriosi simboli esoterici e...


... dopo un tempo appena quadruplo rispetto alle previsioni iniziali, si uala [sì! voilà!] l'insospettabile librone furbacchione è pronto a stupire parenti ed amici serbando gelosamente in sé tesori strabilianti ed anche altre cose.


Cofanetto dei tesori da agiografia ultracattolica altrimenti destinata all'oblio


martedì 20 maggio 2014

maglietta vecchia fa buon brodo!


I cassetti del tuo guardaroba straripano di indumenti un tantino datati?
Le mode passano per tutti, ma non per te?
Cambiano i tempi (e con essi il profilo delle silhouette), ma per te è sempre come la prima volta?
Non temere: cou.cou.ja dà nuova vita al tuo armadio. E i lauti banchetti delle tarme saranno solo un vecchio ricordo!

  
C’era una volta una t-shirt anni Novanta, vessillo di mode oramai lontane e non di rado (e comunque troppo spesso) rimpiante, fieramente sostenute a botte di stampe dai colori sgargianti e motivi arditi, una di quelle t-shirt che la dolcezza dei ricordi fa tirare fuori dal cassetto, ma la sobrietà conquistata con gli anni fa ricacciare dentro l’armadio e costringe a dimenticare se non fosse che… taglia, cuci, taglia, cuci e voilà: quasi per magia la t-shirt diventa una shopper capiente, versatile e soprattutto double-face.




... e i bottoni in legno, ovvio, opera estorta al povero marito aspirante falegname




ex t-shirt ora shopper

mercoledì 26 marzo 2014

cuci(na)re con gli avanzi


Giunti al termine del desinare, sia esso frutto di complesse elaborazioni gastronomiche o frettolosi “mettinsieme” da fast-food, arriva un momento in cui il ventre satollo e, come tale, intriso di benefico charma volta le spalle a un inquieto senso etico, che, prostrandosi di fronte al misero e triste spettacolo degli avanzi, si domanda: “e adesso?”. Soccorre, sia lode al cielo!, il responso dell’oracolo editoriale di moderne massaie: «Croste di parmigiano oppure le patate lesse avanzate, ma anche le carote usate in un brodo o semplici fette di pane rimaste sul tavolo. Tutto può avere un futuro in cucina».
Che tale aurea regola possa trovare conferma nel meraviglioso mondo della couture créative?
Tutto può avere un futuro anche in cucito?
Quasi sicuramente no, ma l’indomita cou.cou.ja, rovistando nei bustoni rimandati indietro dalla Caritas diocesana, in un furioso impeto ri-creativo e in nome di una incosciente ecosostenibilità dosa gli ingredienti delle sue ricette per un cucito rivoluzionario, etico e un tantino azzardato.

Ricetta n. 1





Ricetta n. 2






cintura obi – patron maison
scamiciato haiku – patron Astrid Le Provost

sabato 25 maggio 2013

avant/après


Non so voi, ma cou.cou.ja non è capace di resistere al fascino ipnotico, alla seducente attrazione, all’incanto sensuale delle televendite.
Certo si potrà obbiettare che alla lunga si tende a indugiare riguardo alla necessità, comunque imprescindibile e irrinunciabile, di possedere prodotti così fantasticamente proposti: scope a batteria senza cavo in grado di aspirare fino ai più infinitesimali corpuscoli di sporco  ma capacissime di fare salva la vita a un’intera colonia di topi di polvere e pelo di qualsivoglia natura ; attrezzature rivoluzionarie destinate a un intenso eppure facile allenamento addominale, grazie alle quali ventri flaccidi e privi di tono guadagnano un aspetto da fare invidia alle più scolpite e definite delle testuggini  se non fosse che tanto sforzo rischia alla lunga di inquinare quel meraviglioso profilo arrotondato che, come detto altrove, consente agli uomini di aggiungere 10, 100, ma che dico? 1000 punti in più nell’intrapresa della conquista del gentile sesso e alle donne di paragonarsi, se non in tutto, almeno nella linea dei fianchi, alla silhouette così tipicamente mediterranea della Bellucci, della Cucinotta o almeno della Dea Madre, che più mediterranea di lei proprio non esiste! ; morbide e miracolose coppe in silicone che assicurano, con un minimo investimento, una misura di bellezza in più a tutte le aspiranti pluritaglia  eccezion fatta per la scrivente cui tuttavia, a conferma della bontà del prodotto, deve essere ascritto il disagio derivante dall’effetto cascata che esercita l’azione nefanda e sleale prodotta dalla forza di gravità , e via di seguito.
A lungo interrogatasi sul perché di tanta fascinazione, cou.cou.ja tenta una risposta.
Forse che sia la meraviglia, il prodigio, il fenomeno “lampada di Aladino” a turbare i suoi ingenui sensi? il gioco del “prima e dopo la cura”, redivivo canto delle sirene che risuscita speranze morte e sepolte issando glorioso sulla vetta la certezza del non è mai troppo tardi?
Fatto sta che nel caso in questione cou.cou.ja deve fare ammenda.


Complice un’età anagrafica degna di tutto rispetto, ha dimenticato di immortalare l’archetipo. Così ciò che fu in origine una deliziosa gonnella in jeans aderente sui fianchi e lunga al polpaccio, encomiabile risultante della moda anni ’80, è andato irrimediabilmente perduto nella memoria dei posteri.


Solo sopravvive il restyling, massiccio e forse un pelo irriguardoso, applicato da un uso indiscriminato dei bastoncelli di colla a caldo: bracciale? pendente? Chi può dirlo!




bracciale/pendente in jeans riciclato e fili di lana e cotone  chiusura con bottone di foggia sarda

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