Durante l'appassionata e, per il genitore sorteggiato, estenuante lettura dell'avventura di Tintin intitolata "Uomini sulla luna" il neoseienne Toporagno scopre che il Capitano Haddock riesce a introdurre clandestinamente in un razzo lunare due proibitissime bottiglie di whisky celandole entro un finto libro di astronomia.
Scopre altresì di non poter fare a meno del suddetto finto libro ed estorce al povero padre la promessa di costruirne uno insieme la domenica.
Si sceglie la vittima sacrificale trafugandola segretamente da casa dei nonni. Non che i nonni ne risentiranno. Non in maniera grave, si suppone.
Povero padre eviscera la pubblicazione e miracolosamente non si amputa col taglierino, Toporagno va di tinta, decora copertina, dorso e ingessatura con misteriosi simboli esoterici e...
... dopo un tempo appena quadruplo rispetto alle previsioni iniziali, si uala [sì! voilà!] l'insospettabile librone furbacchione è pronto a stupire parenti ed amici serbando gelosamente in sé tesori strabilianti ed anche altre cose.
Cofanetto dei tesori da agiografia ultracattolica altrimenti destinata all'oblio
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