Metti una città incantata baciata dal sole che tinge di rosa
le pietre delle case, dove l’aria frizzante d’inizio autunno mescola al drin
drin delle biciclette i nostalgici addii degli uccelli che non si rassegnano ad
abbandonare quei dolci orizzonti.
Metti un antico palazzo, fiera dimora di nobili cavalieri e
dame gentili, chiuso su un rigoroso cortile che ancora risuona del passo
orgoglioso di artisti e studiosi di un tempo.
Metti una piccola donna, forte come un gigante, fantasiosa
come una fata, dotata delle virtù di un re e del coraggio di un condottiero.
Metti una milizia arancio vestita pronta a soddisfare tutti i
tuoi desideri e tutte le tue necessità prima ancora di essere in grado di
sentirli.
Metti uno stuolo di belle teste, piene di idee fantastiche,
esagerate, innovative, colorate; di mani forti o delicate, che sanno dare forma
all’estro dell’arte; di barbe incorniciate da papillon svolazzanti; carte geografiche indossate con l’eleganza del gioiello prezioso; chiome ex rosa che
di rosa è il cuore; pulzelle dagli occhi grandi; papaveri e pettirossi da
vestire e sognare; designers-ceramisti, ceramisti-designers che si sporcano le
mani (e, intendiamoci, son ben felici di farlo!); incastri al laser che fanno
la ola alla tridimensionalità; cavoli fuori dall'ordinario, fuori dal coro,
fuori, insomma; carte fatte a mano e rilegate con antica maestria che sfidano
(e vincono) l'invadenza della modernità; galline che lasciano il segno (e che
segno!); sedie, poltroncine, sgabelli per chi lo stile c'è l'ha dentro;
ecocreazioni uscite dal paese delle meraviglie; sogni da stampare; baccelloni
che creano dipendenza; pellami cuciti con l'essenzialità di chi non ha niente
da aggiungere; tavole anatomiche leggere come un fiore di primavera, ché mica
si prendono troppo sul serio; architetti origamisti; mongolfiere trattenute da
una zavorra di stelle; bambini che giocano, corrono, saltano, sbocconcellano
polpette che manco fossero lecca-lecca, costruiscono, colorano, attaccano,
staccano, scattano foto (tanto la macchina fotografica se la costruiscono da
soli!), strillano, ridono, chiacchierano, ridono, si rincorrono, ridono...
perché Week Hand è
una magia che rimane lì, dentro ai loro occhi.
Grazie grazie grazie e ancora graziefoto CO-HIVE e A. Giammaria
Che meraviglia di resoconto e che rammarico di non essermi portata a casa neanche un pesciolino :-( Un abbraccio che "segna" ... Lucia
RispondiEliminafelice felice di aver incrociato i miei passi (o zampe?!😂😂😂) coi tuoi. a prestissimo, gallina del mio cuore!
Eliminafelice felice di aver incrociato i miei passi (o zampe?!😂😂😂) coi tuoi. a prestissimo, gallina del mio cuore!
EliminaBellissimo e fiabesco il tuo punto di vista. Spero davvero di rincontrarti!
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