Ecco qua: la sindrome da foglio bianco giunge inesorabile e si manifesta in tutta la sua dirompente vacuità. Eh già! perché si fa presto a dire “inaugura il blog con il tuo primo post”, se poi, alla resa dei conti, il video vuoto del portatile continua a guardarti con sufficienza e con aria impertinente – e un briciolo di sadismo – chiede spavaldo: mbe’?
Per farla breve, nel
corso di questi giorni (mesi) il poco cervello di cou.cou.ja si è arrovellato
alla ricerca di un’idea, anche solo una battuta, originale, intrigante e
spiritosa, che potesse dirsi sufficientemente rappresentativa del contenitore entro
il quale esso è riposto; niente, niente di niente. Forse un’immagine che desse
conto delle fattezze estetiche del succitato contenitore? ma dacché queste non
rispondono esattamente ai canoni di una botticelliana bellezza, meglio
soprassedere. Forse andare alle origini dell’attività di cou.cou.ja affondando
fino al lontano 2007, anno in cui la già citata convolò a giuste nozze con
monsieur le grand souris, evento epocale in seguito celebrato con l’offerta in
dono di una strepitosa Necchi Chic da cui tutto ebbe origine? no, no, no e
ancora no, troppo prolisso, troppo contorto (involuta e verbosa: oui, c’est
cou.cou.ja)…
E allora sigliamo un
patto, io e voi, cou.cou.ja e i benevoli lettori di questi miserevoli
divertissement: facciamo che il post inaugurale sia stato già scritto, si sia
rivelato scoppiettante e gustoso come da ambizioni frustrate della scrivente,
abbia riscosso un successo planetario e cominciamo da qui. ok?
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