Ce l’ha fatta! Toporagno è finalmente passato
dall’ignominiosa condizione di “piccolo di casa” all’assai più dignitoso status
di “cugino maggiore”. Certo, la vita si è caricata di responsabilità, occorre
avere pazienza coi bebé che, diversamente dai semidotti seiemezzoenni, non solo
ignorano la virtuosa pratica della scrittura e della lettura, ma, orrore degli
orrori, usano e abusano in maniera indistinta e sconsiderata del dono della
favella. Ora poi che Bolla inizia a ergersi con baldanzosa fierezza innanzi al
sentiero della vita muovendo su di esso un passo stentato eppure determinato, è
necessario assistere, sostenere, incoraggiare, spronare all’esercizio costante,
purché corretto.
Un lavoraccio, povero toporagno, e una gran fatica per la
piccola Bolla (e sì, perché, nel frattempo, ne aveva voglia, l’ingenua morula,
di diventare un feto degno di tutto rispetto: una bollicina nella pancia della
zia era e una bolla è rimasta, con la sola indulgente concessione del passaggio
dal diminutivo al sostantivo proprio).
Il fatto è che la succitata, per quanto impavida e indomita
esploratrice, è pur sempre una donna. E, come tale, mai perde occasione di
mostrare una innata eleganza e una induscussa predisposizione al bello. E
allora? Allora balliamo sul mondo, purchè l’outfit sia sempre e
indiscutibilmente di tendenza. E così, eccola, Bolla-Alexandra, la gamba
tornita, inguantata nel suo scaldamuscolo sweet-vintage, lanciarsi alla
conquista dei suoi sogni di gloria battendo il tempo, seguendo il ritmo:
What a feeling, being’sbelievin’ / I can have it all, now I’m dancing for my liiiiiiiiiiife.
What a feeling, being’sbelievin’ / I can have it all, now I’m dancing for my liiiiiiiiiiife.
scaldamuscoli in cotone / interno pile
Nessun commento:
Posta un commento