Finalmente l’estate!
L’estate?
E allora come si spiega l’anacronistico oltre che dirompente
scroscio d’acqua che ha investito le ora fracide membra di cou.couja
vanificando in un frooosh impietoso i suoi più fausti proponimenti?
Perché, prima del pianto disperato, del singulto
inconsolabile, dell’ululato spolmonante (o contestualmente ad essi), cou.cou.ja
reagisce agli sgambetti della sorte (della sorte?) con elegante fierezza.
Quella stessa che la porta, per quanto ancora singhiozzante e moccicante, a
sostare pensosa dinanzi all’anta chiusa del suo guardaroba e lì, proprio sulla
soglia, ad intonare, certo sul principio sommessamente, ma col passare dei
minuti con sempre più stentorea risolutezza, I WILL SURVIVEEEEE.
Quell’abitino delizioso che paga con un lungo e triste
esilio la colpa di un obbligato pendant con una scarpa tacco 12, quel giacchino
stilosetto che, abbinato al pantalone giusto, fa molto amministratore delegato
se non fosse che esso mal si concilia con l’abituale postura da prolasso degli
omeri, quella graziosissima camiciola che esalta a non finire un, diciamolo
pure, inesistente décolleté e ad ogni modo non può farsi perdonare l’urgenza di
almeno un’approssimativa stiratura…
Ogni mezzo, anche il più infame nella sua scomodità, è
lecito per ricaricare l’umore incerto e l’autostima che vacilla.
E nondimeno sia detto una volta per tutte: quando anche le
insidie della meteorologia remano contro, più che di colpi bassi del destino si
può parlare a buon diritto di s-f-i-g-a.
Cou.cou.ja, splendida nella sua mise total black, che,
eccezion fatta per un più che accennato rilassamento addominale – la cui causa
va tuttavia imputata alla sola smodata crescita intrauterina del Toporagno –,
avrebbe dato del filo da torcere alla più avvenente delle Eva Kant, muoveva in
mattinata il passo sicuro sulle vie del centro quando, preceduto da lampo
accecante che ha diviso in due la linea scura dell’orizzonte, un fosco nembo,
riversando l’intero suo carico idrico, ha dilavato in un istante tutte le speranze
di rinascita.
ma…
…cou.cou.ja non si arrende, cou.cou.ja è una guerriera,
cou.cou.ja è una vincente!
Giusto il tempo di uno stoico mbe’, cou.cou.ja rimonta in
sella e cavalca il destriero dell’ottimismo. Sostenuta persino da oramai
trascorsi argomenti solstiziali, sentenzia: È estate? Che estate sia!
In coincidenza con l’imminente passaggio alla scuola
primaria, una giovane principessa dalle ittiche ambizioni ha chiesto a
cou.cou.ja un suggerimento per salutare la maestra più dolce del globo
terracqueo.
La quale, non disdegnando di assumere lei pure marine
sembianze, è comparsa, tra trine, merletti e ritagli di stoffa dalle sgargianti
cromie, alla guida di un nutrito ed eterogeneo banco di pesci/fanciulli che
muti al pare degli sgauzzanti cugini proprio non sono!
Pesci, mare, sole, allegria: estate!
blouse maître d'école in cotone azzurro – decoro dipinto con appliqué – patron maison
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