sabato 25 maggio 2013

avant/après


Non so voi, ma cou.cou.ja non è capace di resistere al fascino ipnotico, alla seducente attrazione, all’incanto sensuale delle televendite.
Certo si potrà obbiettare che alla lunga si tende a indugiare riguardo alla necessità, comunque imprescindibile e irrinunciabile, di possedere prodotti così fantasticamente proposti: scope a batteria senza cavo in grado di aspirare fino ai più infinitesimali corpuscoli di sporco  ma capacissime di fare salva la vita a un’intera colonia di topi di polvere e pelo di qualsivoglia natura ; attrezzature rivoluzionarie destinate a un intenso eppure facile allenamento addominale, grazie alle quali ventri flaccidi e privi di tono guadagnano un aspetto da fare invidia alle più scolpite e definite delle testuggini  se non fosse che tanto sforzo rischia alla lunga di inquinare quel meraviglioso profilo arrotondato che, come detto altrove, consente agli uomini di aggiungere 10, 100, ma che dico? 1000 punti in più nell’intrapresa della conquista del gentile sesso e alle donne di paragonarsi, se non in tutto, almeno nella linea dei fianchi, alla silhouette così tipicamente mediterranea della Bellucci, della Cucinotta o almeno della Dea Madre, che più mediterranea di lei proprio non esiste! ; morbide e miracolose coppe in silicone che assicurano, con un minimo investimento, una misura di bellezza in più a tutte le aspiranti pluritaglia  eccezion fatta per la scrivente cui tuttavia, a conferma della bontà del prodotto, deve essere ascritto il disagio derivante dall’effetto cascata che esercita l’azione nefanda e sleale prodotta dalla forza di gravità , e via di seguito.
A lungo interrogatasi sul perché di tanta fascinazione, cou.cou.ja tenta una risposta.
Forse che sia la meraviglia, il prodigio, il fenomeno “lampada di Aladino” a turbare i suoi ingenui sensi? il gioco del “prima e dopo la cura”, redivivo canto delle sirene che risuscita speranze morte e sepolte issando glorioso sulla vetta la certezza del non è mai troppo tardi?
Fatto sta che nel caso in questione cou.cou.ja deve fare ammenda.


Complice un’età anagrafica degna di tutto rispetto, ha dimenticato di immortalare l’archetipo. Così ciò che fu in origine una deliziosa gonnella in jeans aderente sui fianchi e lunga al polpaccio, encomiabile risultante della moda anni ’80, è andato irrimediabilmente perduto nella memoria dei posteri.


Solo sopravvive il restyling, massiccio e forse un pelo irriguardoso, applicato da un uso indiscriminato dei bastoncelli di colla a caldo: bracciale? pendente? Chi può dirlo!




bracciale/pendente in jeans riciclato e fili di lana e cotone  chiusura con bottone di foggia sarda

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